La formica argentina, Italo Calvino

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Nihon no musume
CAT_IMG Posted on 25/12/2010, 17:37




LA FORMICA ARGENTINA



Autore: Italo Calvino
Data pubblicazione: 1965

Nel breve racconto Calvino esprime il male di vivere, che in questo caso viene dalla natura. Il nemico è la formica argentina, una specie di formica particolarmente aggressiva e prolifica che negli anni Venti e Trenta infestò la Riviera di Ponente. La forza della formica argentina è il suo numero e la sua ostinazione. Il protagonista non riesce a comprendere il "dramma" finché non ne è lui stesso protagonista: "Se lui ci avesse parlato di formiche [...] noi avremmo pensato di trovarci contro un nemico concreto, numerabile, con un corpo, un peso. [...] creature di quelle che si possono toccare, smuovere, come i gatti, i conigli. Qui avevamo di fronte un nemico come la nebbia o la sabbia, contro cui la forza non vale”.
I personaggi del racconto hanno diversi modus operandi di fronte al problema. I Reginaudo combattono le formiche con una quantità sproporzionata di insetticidi e veleni che si dimostarano comunque inefficaci. Il capitano Brauni le tortura e le uccide con le sue ingegnose trappole; nonostante riesca eliminare in media 40 formiche al minuto vi è comunque una sproporzione di forze e di numero con i milioni di formiche che proliferano nel territorio. Infine vi è il signor Baudino appartenente all'ENTE PER LA LOTTA CONTRO LA FORMICA ARGENTINA che le nutre con una melassa leggermente avvelenata. Il protagonista si rende conto quasi subito che non è possibile eliminare la formica argentina e che l'unica soluzione è la convivenza. Il racconto è un crescendo di angoscia di fronte ad un nemico invisibile e non numerabile che rende anche le situazioni più comuni spiacevoli. Insieme all'angoscia cresce anche la paranoia che culmina con l'aggressione della moglie del protagonista al signor Baudino, accusato di favorire la proliferazione delle formiche per mantenere il lavoro impiegatizio. Alla fine del racconto, dopo tutti i trambusti, il protagonista, la moglie ed il loro bambino si recano in spiaggia vicino al molo dove riescono a godere di una momentanea e pur labilissima serenità attraverso la visione del paese al tramonto e soprattutto del mare calmo e pulito.
 
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