LA BISBETICA DOMATA, William Shakespeare

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Nihon no musume
CAT_IMG Posted on 2/12/2010, 15:06




LA BISBETICA DOMATA

Titolo originale: The taming of the Shrew
Autore: William Shakespeare
Genere: commedia

Nel prologo dell'opera, Sly, un popolano, viene trovato addormentato dopo una sbornia da un Signore e dalla sua corte. Al suo risveglio, costoro gli fanno credere di essere lui stesso un aristocratico e loro i suoi servi. Quale parte degli intrattenimenti a lui dedicati, per Sly viene rappresentata una commedia da parte di un gruppo di attori girovaghi.
In questa commedia, Lucenzio - giovane pisano - e Tranio - suo servo - discutono su quanto sia bella e dolce la figlia del mercante Battista Minola, Bianca, e di quanto sia invece rude, sgarbata e volgare sua sorella maggiore, Caterina (la bisbetica del titolo). Mentre Bianca è contesa tra i molti pretendenti che le fanno corte, la sorella Caterina non vanta nessun pretendente. In seguito, Battista Minola decide quindi di allontanare la figlia Bianca dalla società, fintanto che Caterina non si sarà sposata. Tuttavia Lucenzio, perdutamente innamorato di Bianca, cerca di escogitare qualche sotterfugio per poter avvicinare la sua amata. Pertanto si scambia d'abiti con Tranio, il suo servo, così da poter diventare tutore in letteratura di Bianca. Frattanto invece Gremio ed Ortensio, altri due pretendenti padovani, uniscono le loro forze per trovare un marito a Caterina. Quando giunge a Padova Petruccio, caro amico di Ortensio, in seguito alla morte del padre, in cerca di moglie, essi gli parlano riguardo Caterina, del suo brutto carattere, ma anche della sua ricca dote. D'altronde, poi, Caterina non era nemmeno così brutta come voleva invece lei figurare. Tuttavia Petruccio non esita un attimo, e decide immediatamente di volerla sposare, facendosi introdurre nella villa di Battista, tramite Ortensio. Benché apparentemente Caterina risulti sdegnata da questa sua volontà di sposarla, i due decidono di concordare la data del matrimonio. Quel giorno, però Petruccio arriva alla cerimonia vestito squallidamente, e in ritardo. Peraltro al conseguente banchetto se ne va, con grande rammarico di Caterina. Giunti a Verona, città di Petruccio, Caterina è costretta a condurre una vita molto modesta, piena di privazioni ed umiliazioni che poco a poco affievoliscono il suo carattere ostinato, che diviene sempre più accondiscendente. Frattanto Lucenzio centra il suo obiettivo, mentre Ortensio sposa una ricca vedova.
L'opera si conclude con uno smascheramento generale. Riunitisi Ortensio, Petruccio e Lucenzio, decidono di sottoporre le mogli ad una prova d'obbedienza. Chiamandole, si presenta solo Caterina, alla quale verrà poi detto di recarsi da Bianca e dalla vedova così da rammentare i doveri coniugali.

 
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