CAPITOLO 6: CIO’ CHE PROVINel frattempo Gaara e Kankuro stavano facendo gli ultimi allenamenti; lanciare lo shuriken in un punto ben definito.
-Senti Gaara, ora cosa hai intenzione di fare con Akeiko?-
-In che senso?-
-Beh dopo tutto quello che è successo pensi che vorrà restare ancora nel villaggio? Sai che quando le persona ce l’ hanno con qualcuno non si fermano davanti a niente e a nessuno-
-Ora basta, non ne voglio più parlare- e tirò lo shuriken nell’albero davanti a lui, che si spezzò e cadde a terra. Kankuro era preoccupato per suo fratello e sperava che lui, se Akeiko avesse deciso di andarsene, avrebbe fatto la scelta giusta. Poco dopo arrivarono le ragazze.
-Allora come sono andati gli allenamenti?- chiese Temari. I due si girarono ed Akeiko corse verso Gaara, lo abbracciò e gli dette un bacio.
-Ciao-
-Ciao, che cosa ci fai qui?-
-Sono venuta a vedere come te la cavi- poi si voltò verso l’albero caduto a terra
-E vedo che te la stai cavando egregiamente, come sempre del resto- disse abbozzando un sorriso
-Beh si, forse però ho esagerato un po’ - disse lui ridendo
-Eh già-
-Ehi piccioncini vogliamo andare?!- dissero Temari e Kankuro, Gaara e Akeiko arrossirono e poi si alzarono.
-Stavamo venendo- disse Akeiko quando passò davanti a Temari.
-Si, come no-
Quando arrivarono a casa, dopo aver fatto una lunga doccia mangiarono e poi andarono a letto. Gaara si era già messo a letto, invece Akeiko stava guardando fuori della finestra con uno sguardo assente.
-Ehi perché non vieni a letto?- ma lei non rispose, allora lui si alzò e l’abbracciò da dietro cullandola e baciandola sul collo.
-Si, ora vengo-
-C ’è qualcosa che non va?-
-Cosa!?-
-C ‘è qualcosa che ti preoccupa forse?- lei si girò e lo abbracciò.
-Ma cosa dici!? Non c’è niente che non va-
-Ormai penso di conoscerti e quando hai un problema ti si legge in faccia- lei abbassò lo sguardo.
-Dato che te ne sei accorto, immagino che te ne dovrò parlare. Sai oggi ho incontrato Sakura e, beh, non è andata molto bene- Gaara non aveva il coraggio di chiederle se aveva intenzione di andarsene o rimanere con lui.
-Sai…- disse lei ma non fece in tempo a finire la frase che Gaara la strinse forte a se e le disse:
-Ti prego, non andartene, io no potrei vivere senza di te- Lei gli mise una mano sulla guancia e gli disse:
-Ma cosa dici! Io non me ne voglio andare, nemmeno io potrei vivere senza di te-
Lei si alzò in punta di piedi e si scambiarono un bacio ricco d’amore.
Dopo circa 20 minuti…
-Ehi ragazzi mi è venuta in mente una cosa – disse Kankuro con aria sapiente
-E cosa ti sarebbe venuto in mente Kankuro? – domandò Temari mentre Akeiko e Gaara aspettavano impazienti una risposta
-Che ne dite se questa sera andiamo sulla spiaggia? –
-E per quale motivo scusa? –
-Ma Temari dai, ci divertiremo tanto, passeremo una serata a divertirci tutti insieme –
-Ehm Kaknkuro mi dispiace ma io e Akeiko non verremo, dovrete andare voi due da soli – affermo Gaara, mandando in frantumi le speranze di sua sorella
-Ma Gaara non puoi farlo! –
-Esatto non puoi farlo Gaara – disse Temari - non puoi farmi questo, dovete venire anche voi due perché io non voglio passare una serata da sola con Kankuro, lo sai comìè fatto no? Lui pensa solo a divertirsi e sicuramente se in contrerà una bella ragazza mi lascerà lì come una scema sulla spiaggia e per di più tutta sola. Insomma non vuoi che mi succeda questo vero? – disse implorandolo quando intervenne Akeiko a dare man forte all’amica
-Ma certo che verremo Temari stà tranquilla tanto non dovevamo fare niente di importante – affermò sorridendo
-Oh Akeiko tu si che sei una vera amica, ti ringrazio – e le prese le mani in segno di gratitudine
-Ma come non avevamo da fare niente? – esclamò Gaara alquanto irritato
-Amore non possiamo lasciare tua sorella in questa situazione, dobbiamo aiutarla non credi? –
-Ma se la può sbrigare da sola –
-No amore forse non hai capito bene, se non aiutiamo tua sorella, io andrò a dormire in un’altra camera che non sia la tua ti avverto, allora cosa vuoi fare, vuoi lasciare la tua cara sorellina da sola? –
-No certo che no ma come ti vengono in mente certe cose dico io, nessuno è così crudele – disse Gaara tossendo
-Ihih bravo –e Akeiko si voltò verso Temari alzando il pollice in segno di vittoria.
-Allora andiamo non c’è tempo da perdere, EVVAI!!!!- disse Kankuro mentre saltava per la gioia (finchè non andò a sbattere contro un palo nd.Me)(Nuuuuu perché? Nd.Kankuro)(Ma no stai tranquillo stavo solo scherzando, non sono così cattiva ^-^ nd.Me)(Che sollievo, temevo il peggio nd.Kankuro)(Già anche perché mi dispiaceva farti far male già ora U.U nd.Me)(Che cosa intendi dire con già? Nd.Kankuro)(Intendo dire che per ora ti salvo anche perché sapendo quello che ti aspetta…MUHAHAHA nd.Me)(Forese era meglio se andavo a sbattere contro un palo; che avrà intenzione di farmi? Quella è una pazza scatenata T-T nd.Kankuro). I quattro ragazzi si incamminarono, anche se tutte le volta che loro passavano tutte le persone si voltavano e cominciavano a parlare ed Akeiko si sentiva sempre come se fosse sotto esame, specialmente quando passarono davanti a Sakura e le sue amiche, ma Gaara l’abbracciò sussurrandole all’orecchio di non farci caso e che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quella serata. Lei si sentì improvvisamente rassicurata e decise di seguire il suo consiglio. Mentre Akeiko e Temari parlavano allegramente di qualcosa di cui Kankuro e Gaara non riuscivano a capire, quest’ultimo si avvicinò al fratello
-Senti Kankuro, siccome stasera ci sono i fuochi d’artificio sulla spiaggia e Akeiko non lo sa, ecco vedi io vorrei farle una sorpresa-
-Quindi? – domandò un Kankuro scettico
-Quindi mi dovresti fare un favore, tu e Temari dovete andarvene per un pochino –
-Assolutamente no tsk –
-Ma dai Kankuro poi ci rivediamo sulla spiaggia, ti prego! – Kankuro guardò Gaara il quale aveva sfoderato uno sguardo supplichevole (cosa che non so esattamente quando l’abbia imparata nd.Me)
- Ah con quella faccia…quegli occhi…. E va bene ma vedi di non metterci troppo –
-Grazie Kankuro sei il migliore –
-Si come no –
A quel punto i due misero in atto il loro piano, avvicinandosi alle ragazze
-Ehi sorellina perché non andiamo a fare un giretto io e te? –
-Per quale motivo scusa? Io devo ancora raccontare delle cosa ad Akeiko –
-Si lo so ma dai un attimo solo, devo parlarti di una cosa –
-E va bene, se è così urgente, allora ci vediamo tra poso ragazzi –
-Si ciao! –
Kankuro e Temari si allontanarono ed in pochi minuti Gaara e Akeiko si ritrovarono soli, quando….
-Amore ma che fai? –
-Niente, non ti preoccupare voglio solo farti una sorpresa-
-E a cosa serve la benda? –
-Mi sembra ovvio, per farti una sorpresa – rispose Gaara, mentre la faceva camminare.
***
-Allora Kankuro cosa volevi dirmi?-
-Assolutamente niente è solo che Gaara mi ha chiesto un favore, cioè di lasciarlo solo con Akeiko perché doveva farle una sorpresa e io e te non eravamo previsti nella sua romantica sorpresa, capisci no?-
-
° Capisco –
***
-Ma dove stiamo andando? –
- Te l’ho già detto, non te lo dirò mai –
-Almeno un indizio –
-Ah niente da fare, vedrai ti piacerà moltissimo, fidati di me –
-Ok va bene-
Dopo circa un quarto d’ora Akeiko cominciò a sentire degli strani rumori
-Quando posso aprire gli occhi? –
-Non ancora, aspetta altri due minuti e poi potrai aprirli –
Dopo due minuti
-Ecco puoi aprirli –
Gaar le tolse la benda, e Akeiko si trovò nel mezzo del mare a vedere i fuochi d’artificio, sembrava di poterli toccare da tanto che erano vicini. I suoi occhi avevano cominciato a luccicare ma non per tristezza, ma per felicità; si girò,lo abbracciò e lo baciò.
-Allora ti piace?-
-Oh si tantissimo, è veramente stupendo, uno spettacolo mozzafiato –
I due rimasero abbracciati tutta la sera a guardare i fuochi; poi verso mezzanotte arrivarono anche Kankuro e Temari.
La mattina seguente, appena sorse il sole, Kankuro si svegliò e chiamò Gaara
-Gaara, dai svegliati, dobbiamo tornare a casa –
-Shhh, non gridare o si sveglierà…guardala…non è bellissima? –
Gaara continuò a fissarla per qualche minuto, alla fine decise che era veramente l’ora di andare, cos’ cercò di svegliarla
-Amore su svegliati, dobbiamo andare –
-No restiamo ancora un po’, io ho ancora sonno e non ho proprio la forza di alzarmi e andare a casa – disse sbadigliando
-Beh ma dovremo pur tornarci no? Te che dici? –
-Si lo so, va bene mi alzo –
-Brava – e le dette un bacio sulla fronte –
Così i quattro ragazzi ancora insonnoliti si avviarono verso casa.
CAPITOLO 7: SEI SOLO MIALa mattina dopo Akeiko si svegliò e andò a fare la doccia. Mentre si stava vestendo bussarono alla porta, ma non andò ad aprire, tanto, pensava lei, ci sarà Temari già alzata.. Ma dopo pochi minuti il campanello suonò di nuovo e a quel punto capì che non c’era nessuno sveglio in casa a parte lei e che quindi doveva andare ad aprire.
-Arrivo!- Quando aprì la porta si ritrovò davanti Hinata.
-Ciao, disturbo?- disse
-No no, vieni, stavo giusto facendo il caffè, ne vuoi un po’?-
-Si volentieri-
Nel frattempo Gaara si era svegliato e anche lui era andato a fare la doccia. Akeiko trovò sul tavolo un biglietto che diceva:
“ Buongiorno dormiglioni!
Io e Kankuro siamo usciti a dopo
Temari ”
“E quando aveva intenzione di dirmelo?”
-Allora Hinata, che si dice di bello nel villaggio?-
-Vuoi prima la notizia buona o quella cattiva?-
-Direi che è meglio cominciare con quella cattiva-
-Ok, allora la cattiva è che Sakura ha spifferato a tutto il villaggio, e credimi, ci si deve essere messa d’impegno, quello che è successo-
-Ora si che mi sento meglio, bene passiamo all’altra-
-La buona è che una parte del villaggio si è schierata dalla tua parte perché dicono che Gaara è troppo bello per fare del male-
-E questa tu la chiami una buona notizia?-
-Perché non lo è?-
-Certo che no, voglio dire, non lo è perché ora si è formato un “fan-club” del mio ragazzo, non so se mi spiego-
-In effetti non ci avevo pensato- Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere, poi presero una tazza di caffè e Akeiko dopo che ebbe finito si alzò e cominciò a prepararne un’altra.
-Ma quanti caffè prendi la mattina?!-
-Oh ma questo non è per me-
-E per chi è?-
-Ora lo vedrai-
Infatti dopo qualche minuto Gaara uscì di camera con addosso solo un paio di pantaloni e come se nulla fosse prese la tazza di caffè; poco dopo si accorse che c’era anche Hinata che lo stava fissando …
-Ah, ciao Hinata-
-Ciao- disse arrossendo. Akeiko avendo notato il disagio dell’amica disse:
-Gaara senti perché non vai a metterti una maglietta?-
-No, ci sto bene così- A quel punto lei gli indicò Hinata e lui:
-Va bene, vado- Quando Gaara se ne fu andato,
-Ora capisco perché- disse Hinata
-Ora capisci perché cosa?- chiese Akeiko con aria incuriosita;
-Capisco perché ti sei messa con Gaara, fisico scolpito, occhi in cui ti puoi perdere, in poche parole … è un gran bel ragazzo. E poi immagino che sappia fare tante cose che io non so … -
- Ma Hinata! Smettila così mi fai arrossire!- O///O
Hinata si mise a ridere.
-E va bene la smetto anche perché devo andare via- Akeiko l’accompagnò alla porta
-Allora ci vediamo-
-Ok, ciao ciao -
-Ciao-
Akeiko chiuse la porta, quando Gaara l’abbracciò da dietro.
-E così, io sarei troppo bello per fare del male; è proprio vero, nessuno può resistere al mio fascino-
Lei si girò e gli disse:
-Non è vero, io posso-
-Ah si eh … - disse lui con voce maliziosa e cominciò a baciarla sul collo e piano piano arrivò alla bocca, le sfiorò le labbra, ma lei le chiuse decisa, ma poi si lasciò andare al suo bacio e lui disse, mentre continuava a baciarla:
-Eh si, è proprio vero, tu si che sai resistermi-
-Uffa non è giusto! Sei stato sleale!-
-Io sleale?-
-Si-
-Va bene allora non farò mai più una cosa del genere, d’ora in poi le mie labbra saranno sigillate- e si allontanò. Ma lei lo rincorse e lo prese per mano, buttandolo sul letto.
-Io non ho mai detto niente di simile- lui rise e si mise sopra di lei baciandola; cominciò a sfilarle la maglietta ma lei gli fermò la mano.
-Eh no, non possiamo, ti ricordi che dovevamo andare ad allenarci?-
-Si, ma questo è molto più divertente degli allenamenti-
-Già lo so anch’io però … -
-E dai solo 10 minuti-
-Mi dispiace, ma prima il dovere e poi il piacere- Gaara smise di baciarla e si sdraiò sul letto pensando “Ma proprio ora dovevamo andare ad allenarci?”. Akeiko si ricompose e disse:
-Forza alzati-
-Non ne ho la forza-
-Ma se fino a un momento fa eri pieno d’energia-
- Già … -
-Se non ti alzi da solo ti alzo io-
Akeiko gli andò davanti, lo prese per le mani e lo tirò su, facendolo alzare.
-E dai- disse lei stringendogli le braccia intorno al collo.
-Se vieni ad allenarti ti prometto che stasera sarò tutta tua. Allora che ne dici?- dopodiché gli dette un bacio stampo.
-Tu sai sempre come convincermi- Lei sorrise e insieme uscirono di casa e andarono ad allenarsi.
-Senti Gaara che ne dici di andare ad allenarci nel bosco?-
-Come vuoi- Appena arrivati Akeiko si girò intorno
-Non è bellissimo?-
-Si, è veramente stupendo-
-Ogni volta che ci vengo è come se fosse la prima, mi affascina tutte le volte; dopotutto questo luogo ha un significato speciale-
-Già, è dove ci allenavamo le prime volte-
-Non solo per quello, qui è anche dove … dove ci siamo dichiarati-
-Sembra ieri-
-Invece sono passate già due settimane- I due rimaseri in silenzio poi Gaara disse:
-Ma noi non eravamo venuti qui per allenarci?-
.Giusto cominciamo e questa volta ti batterò-
-Sei sicura di riuscirci?-
-Assolutamente-
-Allora fammi vedere quello che sai fare-
-Non me lo faccio ripetere due volte-
I due cominciarono a combattere; era sbalordito, Akeiko riusciva a parare i suoi colpi con estrema facilità.
-Devo ammettere che sei migliorata parecchio- e lei in quel momento gli mise un kunai alla gola
-Ora sei al mio stesso livello, ti manca solo una cosa-
-Cosa?!- lui con uno scatto velocissimo ribaltò la situazione, ora era lei ad avere un kunai alla gola.
-Non devi mai abbassare la guardia amore mio- Gaara rimise il kunai nella tasca e le chiese:
-Con chi ti sei allenata in questi giorni?-
-Te ne sei accorto?-
-Certo che cosa credevi-
-Mi sono allenata con Temari e Kankuro, mi hanno dato molti consigli utili-
-Ma davvero?- rispose quasi offeso
-Si. Ma non ti preoccupare, se sono diventata così forte è solo grazie a te- lui sorrise senza dire niente.
-Andiamo- disse abbracciandola. Mentre stavano tornando a casa incontrarono Naruto , che appena li vide si accodò a loro. Cominciarono a parlare del più e del meno, poi però Naruto divenne serio all’improvviso.
-Senti Akeiko, tu sei mia amica e perciò voglio che tu lo sappia, io non credo di poter riuscire a perdonare Gaara per quello che ha fatto a Sakura; però penso anche che se una persona si comporta in un certo modo ci deve essere una ragione. Inoltre lui è molto simile a me e quindi so come si è sentito, posso capire quanto abbia sofferto. Quindi io cercherò di fare del mio meglio e comunque sappi che io non lo considero il mostro che la maggior parte pensa che sia; si vede che ora è cambiato-
-Grazie mille Naruto, tu sei una delle poche persone che ha capito come stanno le cose-
-Non c’è di che, ora devo andare, ci vediamo!- e detto questo sparì in una nuvola di fumo.
Quando arrivarono a casa trovarono Temari e Kankuro a dormire sul divano.
-Si saranno allenati molto oggi- disse piano Akeiko per non svegliarli
- Senz’altro più di noi-
-Simpatico-
Andarono a fare la doccia ( chiaramente SE-PA-RA-TI, non pensate subito male capito!!! P.s. scusate per non aver specificato ^///^) e dopo essersi cambiati andarono in salotto.
-Che ne dici li svegliamo?-
-Ma no lasciali stare-
-Ma non avranno nemmeno mangiato! Poverini- esclamò la ragazza
-Dai lasciali dormire così avremo più tempo per noi- le sussurrò all’orecchio e lei si girò come sorpresa da quelle parole
-Ecco perché! Si però … -
-Però niente, ricordi che cosa mi hai detto stamani?-
- … - “Se vieni ad allenarti ti prometto che stasera sarò tutta tua”
-Esatto, quindi lasciamoli dormire, ci disturberebbero e basta- finì Gaara, trascinandola in camera da letto, chiudendo la porta a chiave. Cominciarono a baciarsi, ma non erano i soliti baci, questa volta erano più, più “aggressivi”. Si sfilarono le maglie a vicenda e Akeiko ripensò a quello che aveva detto Hinata stamani su Gaara e arrossì.
-Ah, è da stamani che aspettavo … non ne potevo più-
-Anche io però … fai piano-
-Scusa … ti ho fatto male?-
- No. Ma … voglio andare … con … calma- disse lei baciandogli il petto. I baci di Gaara si fecero sempre più morbidi e dolci. Perché questo … era il suo modo di amare.